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Un'Azalea in via Fani

Angelo Picariello presenta il suo libro in Sala Consiliare l'11 agosto

   Giovedì 11 agosto alle ore 20, presso la sala consiliare del Comune di Meta, in Via Municipio 13, verrà presentato il libro Un’azalea in via Fani. Da Piazza Fontana a oggi: terroristi, vittime, riscatto e riconciliazione, scritto da Angelo Picariello quirinalista di Avvenire, giornalista politico e collaboratore della pagina culturale Agorà, che sarà presente all’incontro, promosso la Lega navale italiana (sezione di Sorrento) con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Meta e la collaborazione dell’Ucid, (Unione cristiana imprenditori e dirigenti), sezione di Sorrento e Castellammare.

   Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Giuseppe Tito e dall'Assessore alla Cultura Bianca Maria Balzano prenderà la parola Giuseppe Ercolano, presidente della Lega Navale di Sorrento. Dopo i contributi di Nino Apreda, presidente dell’Ucid di Sorrento-Castellammare e di Roberto Dante Cogliandro, presidente dell’ Associazione Nazionale Notai Cattolici, sono previsti gli interventi di Antonio Gengaro, ex vicesindaco e presidente del Consiglio comunale di Avellino e di Walter di Cera, psicologo sociale ed ex collaboratore di giustizia. Coordina: Nunzio Cignarella.

   Sarà presente Simona De Mita, figlia dell’ex segretario della Dc ed ex presidente del Consiglio, recentemente scomparso. Il libro di Picariello (promosso dall’Istituto di studi politici San Pio V, per le edizioni San Paolo) parte da una visita in via Fani con l’ex brigatista Franco Bonisoli a deporre una pianta di azalea davanti alla lapide degli agenti di scorta trucidati (di qui il titolo) e si occupa delle radici della lotta armata, andando a scoprire le numerose radici comuni con i cattolici. Nel corso della serata Marino Tedeschi eseguirà un canto di Claudio Chieffo che ricorda proprio quella presenza comune, di “caritativa” accanto ai baraccati della periferia di Roma, che portò alcuni a iniziare una esperienza cristiana, mentre altri furono attratti progressivamente dall’impegno politico rivoluzionario in un lento scivolamento verso la violenza e la lotta armata. Di Cera racconterà come nacque il suo riscatto e la lunga collaborazione con i Carabinieri, che portò a sgominare molti covi terroristici e a sventare altri attentati, fra cui quello che era stato progettato, all’inizio del 1988, proprio contro De Mita, a dieci anni dal rapimento di Aldo Moro. Proprio lo statista rapito e ucciso dalle Br è il riferimento principale del libro, attraverso l’idea di riconciliazione nazionale da lui coltivata e il principio della rieducazione del reo, che lui stesso aveva voluto inserito in Costituzione, e oggi portato avanti da sua figlia Agnese, capofila di un’opera di riconciliazione in corso fra vittime ed ex della lotta armata.